I fiori, per riprodursi, hanno degli organi maschili e femminili che riescono a riprodurre del polline in modo da poter poi fecondarsi grazie al vento o agli insetti impollinatori.
Come funzionano e quali sono gli organi femminili e organi maschili dei fiori? La cosa interessante è che ogni varietà, a suo modo, ha una struttura interna in modo da poter far procreare la sua specie. Altri invece sono in grado di avere delle diversità di elementi che permettono di creare specie o varianti. Questo è il fantastico mondo di madre natura, adattarsi alle condizioni dei cambiamenti climatici.
Le 4 componenti dei fiori
Gli organi maschili si ritrovano all’interno della corolla, ma è bene pensare che per riuscire a fecondare o comunque a riprodursi, si ha un vero e proprio “apparato riproduttivo”.
I fiori sono formati dal calice, corolla, Gineceo, cioè l’organi femminile, (chiamato anche pistillo) ed infine c’è l’organo maschile, cioè l’Androceo. Quest’ultima è quella che permette di avere poi una diffusione degli stami trami il vento oppure con gli insetti impollinatori.
Androceo, parte maschile del fiore
L’androceo è formato da alcuni filamenti interni che sono chiamati stami. Essi funzionano in modo da creare dei gametofiti che sono poi dei granuli di polline che sono maschili. Loro sono poi ciò che “feconda” gli ovuli di altri fiori in modo da poter creare il seme.
I granuli di polline si possono trasformare, in alcune varietà di piante in spore che riescono a volare nel vento e quindi ad arrivare ad altre varietà di fiori che sono della stessa specie. Per avere una procreazione di fiori è necessario che ci sia sempre è comunque una diffusione di questi gametofiti.
Come funzionano gli organi del fiore?
Gli stami contenuti all’interno dell’Androceo, sono costituiti da un filamento e un’antenna. Quest’ultima è quella che produce il polline, cioè i gametofiti. Il polline si presenta in granuli, ma la verità è che essa è composta da microgranuli che a loro volta sembra produrre grandi porzioni di polline. Comunque il polline contiene le cellule riproduttive maschili che possono fertilizzare le cellule riproduttive femminili.
Le parti femminili sono contenute all’interno della corolla e del calice, in modo che gli insetti impollinatori possano entrare e rilasciare il polline che rimane attaccato al loro corpo oppure alle zampe. In questo modo si ha poi la fecondazione e fruttificazione.
Nelle piante femminili ci sono i fiori pistillati che riescono poi a produrre i semi. In conclusione, gli organi riproduttivi maschili dei fiori sono gli stami contenuti nell’Androceo. Mentre il polline contiene le cellule riproduttive maschili.